Eliel David Pérez Martínez
Huir del destino
a cura di Daniele Capra
vernissage 10 maggio ore 18
10 maggio – 1giugno 2023
Wizard Gallery, Milano
Wizard Gallery è lieta di presentare la personale di Eliel David Pérez Martínez Huir
del destino, a cura di Daniele Capra. La mostra raccoglie una dozzina di opere del
giovane artista messicano, su tela e di natura installativa, che nascono da una
riflessione su tutti coloro che sono costretti a scappare dal contesto nel quale hanno
vissuto alla ricerca della libertà, del lavoro o di una condizione di vita dignitosa.
Donne e uomini in fuga, in maniera simile a una preda che, sotto gli occhi del
cacciatore, cerca disperatamente di sfuggire a un destino che appare segnato.
Huir del destino (“sfuggire al destino”) narra delle tante esperienze, talvolta ascoltate
in prima persona dall’artista, delle persone provenienti dal Centro-America che
cercano di attraversare il deserto messicano per immigrare in maniera illecita negli
Stati Uniti, affidandosi al semplice cammino e al supporto operativo di guide esperte
che sanno muoversi in quell’ambiente impervio. Questi uomini che aiutano i
clandestini vengono abitualmente chiamati coyotes poiché, esattamente come tale
animale, devono essere dei fenomenali camminatori capaci di resistere alle situazioni
più estreme, al caldo micidiale, alla fame, alla sete e alla stanchezza. Il coyote – che
ha un ruolo importante anche nelle mitologie mesoamericane care all’artista – è così
metafora del traghettatore che conduce verso un futuro migliore ed emblema di chi
non si dà mai per sconfitto, riuscendo a sottrarsi, grazie alla forza di volontà e alla
propria capacità di sopportazione, a una storia a prima vista già scritta.
Le opere della serie Durmiendo con coyotes nascono come un racconto, minimo ed
asciutto, costruito sugli oggetti abbandonati dei migranti che attraversano il deserto.
Sono semplici rifiuti, bottiglie di plastica, coperte e indumenti dimenticati, tracce di
una presenza e di un rapido passaggio che Pérez Martínez delinea con uno
linguaggio essenziale, con colori liquidi, intensi e una figurazione scarna ma vivida.
Nelle sue tele elementi della tradizione popolare messicana, pattern geometrici, bad
painting e rigore narrativo si mescolano liberamente, in un cocktail solare e latino, a
tratti quasi lisergico. Di tanto in tanto si palesano sulla tela dei coyote, degli uccelli,
una volpe, silenziosi testimoni del percorso dei tanti clandestini in fuga dalla propria
condizione e, insieme, simboli di una vita che, nonostante le mille infinite avversità,
non smette di continuare.
La pratica di Eliel David Pérez Martínez (Oaxaca, Mexico, 1998) è basata sull’uso
del medium pittorico e del tessuto, che vengono impiegati sia in forma
bidimensionale che in modalità scultorea. Le sue opere sono caratterizzate da colori
accesi e campiture vibranti, frequentemente animate da forme fluide e pattern
geometrici. I temi ricorrenti della sua ricerca hanno a che fare con il proprio vissuto
personale, le esperienze culturali del Messico e con la critica sociale, originata
dall’analisi di fattori di natura culturale, antropologica ed economica. Pérez Martínez
si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Oaxaca e poi di Venezia, ed è stato
tra gli artisti in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Sue
mostre personali sono state ospitate da Suburbia Contemporary Gallery, Barcellona,
e Ethra Gallery, Città del Messico. Vive e lavora a Venezia.
Eliel David Pérez Martínez
Huir del destino
a cura di Daniele Capra
vernissage mercoledì 10 maggio ore 18
10 maggio – 1 giugno 2023
da lunedì a venerdì 15 – 19
Wizard Gallery
Corso di Porta Ticinese 87
20123 Milano
www.wizardgallery.com
info@wizardgallery.com
+39 023 8591 062
ENGLISH
vernissage May 10, 6 p.m.
May 10-June 1, 2023
Wizard Gallery, Milan
Wizard Gallery is pleased to present the solo exhibition of Eliel David Pérez Martínez Huir del destino, curated by Daniele Capra. The exhibition brings together a dozen works by the young Mexican artist, on canvas and of an installation nature, which stem from a reflection on all those who are forced to flee the context in which they have lived in search of freedom, work or a decent living condition. Women and men on the run, in a manner similar to a prey that, under the eyes of the hunter, desperately tries to escape a fate that appears marked.
Huir del destino ("escaping fate") tells of the many experiences, sometimes heard firsthand by the artist, of people from Central America who try to cross the Mexican desert to immigrate illegally to the United States, relying on simply walking and the operational support of experienced guides who know their way around that impassable environment. These men who help the illegal immigrants are habitually called coyotes because, exactly like such an animal, they must be phenomenal walkers capable of withstanding the most extreme situations, deadly heat, hunger, thirst and fatigue. The coyote-which also plays an important role in the Mesoamerican mythologies dear to the artist-is thus a metaphor for the ferryman who leads to a better future and an emblem of those who never give themselves up for defeat, managing to escape, thanks to their strength of will and their own ability to endure, from a story that is at first glance already written.
The works in the _Durmiendo con coyotes _series originate as a narrative, minimal and dry, built on the abandoned objects of migrants crossing the desert. They are simple garbage, plastic bottles, blankets and forgotten clothing, traces of a presence and a quick passage that Pérez Martínez outlines with an essential language, with liquid, intense colors and a sparse but vivid figuration. In his canvases elements of Mexican folk tradition, geometric patterns, bad painting and narrative rigor mix freely, in a sunny, Latin cocktail, at times almost lysergic. From time to time coyotes, birds, a fox appear on the canvas, silent witnesses to the path of the many illegal immigrants fleeing their condition and, at the same time, symbols of a life that, despite a thousand endless adversities, never stops continuing.
The practice of Eliel David Pérez Martínez (Oaxaca, Mexico, 1998) is based on the use of the medium of painting and fabric, which are employed both in two-dimensional form and in sculptural mode. Her works are characterized by bright colors and vibrant backgrounds, frequently animated by fluid forms and geometric patterns. The recurring themes of his research have to do with his own personal experience, the cultural experiences of Mexico, and social criticism, originating from the analysis of cultural, anthropological and economic factors. Pérez Martínez graduated from the Academy of Fine Arts in Oaxaca and then Venice, and was among the artists in residence at the Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice. His solo exhibitions have been hosted by Suburbia Contemporary Gallery, Barcelona, and Ethra Gallery, Mexico City. He lives and works in Venice.